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Artrosi dell'Anca

La chirurgia protesica dell'anca permette di intervenire nei casi più avanzati di degenerazione dell'articolazione per i quali sono controindicati o non hanno avuto successo i trattamenti conservativi.

L’intervento di protesi totale d’anca consiste nella sostituzione completa dell’articolazione utilizzando delle protesi in Titanio. 

L'intervento viene praticato in genere in anestesia peridurale.
La via di accesso all'anca è la laterale diretta (Hardinge) con il vantaggio di risparmiare gli extrarotatori e la capsula posteriore riducendo di molto il rischio di lussazioni e di lesioni del nervo sciatico, ma in alcuni casi particolari il chirurgo si avvale di altre vie di accesso.

L'intervento è seguito da una breve degenza in ospedale durante la quale vengono eseguiti esercizi di mobilizzazione passiva e attiva e la ripresa della deambulazione.

L'impianto di una protesi d'anca è considerata un'alternativa a cui ricorrere quando non sono possibili i trattamenti conservativi o non hanno avuto successo. L'affermarsi di materiali tecnologicamente sempre più avanzati e procedure chirurgiche innovative hanno considerevolmente migliorato i risultati di questo tipo di intervento, i cui punti deboli restano il rischio di rottura o di lussazione della protesi, la permanenza della cicatrice.

L'intervento viene praticato normalmente in anestesia epidurale. Il paziente non avverte dolore durante l'intervento. Fatta eccezione per le prime fasi del decorso postoperatorio, in cui la ferita chirurgica unita agli effetti dell'anestesia può procurare dolore e malessere al paziente, il dolore tende a scomparire già nei primi giorni. La permanenza del dolore all'anca è un'ipotesi rara. 

I rischi legati all'intervento chirurgico includono: infezioni, trombosi venosa profonda, emorragia, osteonecrosi,

danni vascolari e neurologici, i rischi collegati all'anestesia.

È necessario seguire la profilassi antitrombotica con eparina per 30 giorni dopo l'intervento.

Prima dell'intervento il paziente viene istruito sugli esercizi per il recupero articolare e muscolare che verranno riproposti durante la fase di riabilitazione e che in un secondo momento il paziente potrà eseguire da solo anche a casa.
La rimozione dei punti viene solitamente eseguita dopo due settimane. Al paziente viene indicata la data del primo controllo e successivamente dovrà eseguire una radiografia e una visita ortopedica ogni 1 o 2 anni per verificare la funzionalità dell'articolazione e l'integrità della protesi.

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